Posso dare un nome al nostro sogno?
No, non posso darglielo.
Posso tenerlo in braccio e cantargli nenie inventate?
Non posso farlo.
Si è dissolto nella nebbia,
in una grigia giornata di un novembre di mezza estate.



“Gli innamorati vedono assai più cose
di quanto la fredda ragione riesca poi a spiegare”.
Arriverà Puck a rimettere a posto le cose,
gliel’ha ordinato Oberon, perché tutto vada come deve andare.
Rimarrà solo un bel sogno, scolpito nei pensieri,
nello spirito e nella mente.
Un’incisione leggera che ha fatto male per un istante,
solo al risveglio in mezzo alla nebbia,
quando il folletto maldestro ha messo il succo di viola
sulle palpebre degli amanti errati.
Una volta sistemate le cose, sarà solo un sapore dolce,
sulle labbra e nella bocca,
nel cuore e nel sogno.
“La guerra, la morte, i malanni,
stanno in agguato contro l’amore,
facendolo istantaneo come un suono,
fugace come un ombra, breve come un sogno”.
Come un lampo in un temporale di mezza estate,
“prima che si sia potuto dire ‘Guarda!’
è inghiottito dalle tenebre”.
Poi il sole squarcia di nuovo le nubi
e ricomincia l’estate che riscopre i colori
del cielo, del mare, della terra,
della pelle, del cuore e dell'anima.





Da quella distanza non si distingueva se fosse proprio un piccolo principe o una principessa,
di certo aveva i capelli corti, biondi, arruffati e il profilo dolce dei suoi fratelli e sorelle.

poesia e narrazioni

Si, poteva essere anche una bambina, ma questo non era importante,
era comunque un piccolo principe, un costruttore di sogni.
Volava già tra i piccoli planetoidi nella fascia degli asteroidi,tra Marte e Giove,
curioso di conoscere il sistema solare e l'universo intero.
E' passato anche vicino alla Terra, a cavallo di una stella cadente,
il nostro piccolo principe, come un bel sogno interrotto al mattino.